Il contadino delle stelle è un immagine poetica, tra sogno e realtà.
Il sogno di chi ama la terra, di recuperare e far vivere ancora un mondo più a misura d'uomo ed in armonia con la natura e la realtà
dura ma meravigliosa di un lavoro che non era un lavoro ma un modo di essere.
Questo blog nasce per raccontarvi un po' le peripezie della mia vita, le mie esperienze con la terra, i miei esperimenti di ecologia ed autosufficienza.
Per tornare a camminare passi leggeri su questo pianeta, raccontarsi, confrontarsi, incontrarsi...

lunedì 14 febbraio 2011

Lotus Birth: è arrivata Cloe!

Eccoci qua, mesi e mesi che non scrivo, di mezzo tante cose,  il censimento dell'agricoltura (una farsa all'italiana per dirla in breve), tanta tanta pioggia e la preparazione non senza difficoltà per diventare il 1° febbraio... di nuovo papà!!!
Già, il 1° Febbraio è venuta in questo pazzo mondo la nostra piccola Cloe in un luogo particolare ed in modo particolare.
Era l'anno scorso se non sbaglio che una coppia di nostri cari amici ci aveva parlato del Parto Lotus,  noi ancora non sapevamo che lei aveva deciso di venire al mondo, ma  a volte le cose magari le dimentichi, non ci pensi più, ma invece quelle parole stanno lavorando piano dentro di te come una goccia d'acqua continua che piano piano scava fino ad arrivare al momento giusto a farti accorgere che qualcosa dentro di te è cambiato, che, no, non vuoi più che sia come quella prima volta con una sala parto come un mercato con un andirivieni di gente, l'episiotomia gratuita e soprattutto quel prematuro taglio del cordone ancora pulsante di vita.
Già quest'ultima cosa è quella che ricordo meno volentieri del parto della nostra prima figlia, il papà se vuole può tagliare il cordone, colto impreparato dalla proposta, non ho saputo dire di no ma non so perché la mia mano esitava, qualcosa dentro di me mi voleva dire qualcosa ma forse non ero pronto ad ascoltare così tagliai e vi giuro fu una sensazione così spiacevole che la ricorderò per sempre.
Mi sembrava di aver ferito mia figlia, quel taglio al cordone, lo zampillo del sangue... era veramente un modo troppo violento per separarla da quell'oggetto misterioso e bistrattato che è la placenta, placenta che l'aveva tenuta in vita per nove lunghi mesi, questo oggetto si misterioso ma così carico di simbolismo ed energia.
Forse anche quel suggerito mio insano gesto aveva sedimentato in questi tre anni passati e così, uno più uno, arrivato il momento di decidere abbiamo deciso che Cloe sarebbe nata in modo più naturale possibile, perchè la nascita non è una malattia ma un evento naturale che si protrae da millenni.
Una cosa negativa della civiltà occidentale è questa psicosi collettiva che ha portato al medicalizzare tutto, al positivismo scientifico assoluto, alla cieca fiducia nei medici e nei farmaci, al pragmatismo delle molecole di sintesi e dei protocolli ospedalieri per risparmiare tempo e fare più in fretta ma non funziona così, no mi spiace ne sono assolutamente sicuro e il nostro stile di vita pur con i suoi alti e bassi ci sta portando ogni giorno nuove testimonianze che infondo le cose stanno cambiando perchè abbiam voluto staccarci troppo dai ritmi e dai tempi naturali. Cloe sarebbe nata in casa e con un parto Lotus: niente più tagli del cordone, lei sarebbe stata attaccata alla sua placenta fin quando non sarebbe stato necessario tenerla attaccata ossia fin quando il suo cordone non si fosse staccato da solo. Questa è in modo molto schematico la procedura del parto Lotus, tanto semplice quanto naturale, molto più naturale e meno violento di quella che è la prassi ospedaliera!
Il problema è che siamo in Italia e che ci siamo subito dovuti scontrare con un problema di ordine economico: in Italia partorire in casa costa (a parte in alcune regione che rimborsano il costo), e tanto...dai 2000 ai 4000 euro ci han detto per un ostetrica libera professionista che ti segua nel parto e negli immediati giorni successivi.
Per noi è stata una mazzata, di questi tempi non potevamo proprio permettercelo quindi a gran malincuore ci siam dovuti sbattere a cercare un ospedale disponibile a fare il Lotus...internet, prove di qua, prova di là, l'associazione parto lotus in italia www.lotusbirth.it con la disponibilissima Susanna, ed è così che salta fuori l'ospedale di Mantova prima che ci indirizza verso l'ospedale di Asola sempre a Mantova dove hanno il lotus come protocollo ufficiale, incredibile è l'unico in Italia ed è ad appena mezz'ora da dove abita mia madre, è fatta ci diciamo ed è così che andiamo alla prima visita e  mancano appena una ventina di giorni al parto...L'ospedale è piccolo ma accogliente, le ostetriche che troviamo molto disponibili e preparate ed anche  i medici sembrano ok, dal ginecologo al pediatra che addirittura ci dice com'è il loro protocollo post nascita e ci chiede di scrivere cosa vogliamo e cosa no...pazzesco pensiamo, qui son proprio avanti...ma...non è tutto oro quel che luccica!
Arriva il fatidico giorno, via di corsa all'ospedale, dopo un oretta partono le contrazioni serie, siamo in una bella stanzetta con un bel lettone di legno stile giapponese, io, mia moglie e l'ostetrica veramente bravissima e dolcissima che dovremo sempre ringraziare,  nessun'altro, musica dolce in sottofondo, luci soffuse, l'olio essenziale di lavanda che si sparge nell'aria da una fontanella che cambia colore nel buio, bellissimo ed  in meno di un ora lo scricciolo  è già nato e dopo 45 minuti nasce anche la sua placenta bella a forma di cuore!
Il brutto arriva dopo, nonostante avessimo scritto e firmato come richiesto dal medico ciò che volevamo e non volevamo la povera mogliettina viene tartassata dai pediatri sui pericoli di questo e quest'altro, per tre volte in due giorni! Per inciso noi abbiamo scelto di non fare la profilassi per la vitamina K e non abbiam voluto la seconda dose di antibiotico oculare e neppure i test per l'udito (questi ultimi due non ci erano stati detti) ma abbiamo firmato per poterlo fare assumendocene le responsabilità e non vedevo proprio il bisogno di terrorizzare una madre che ha appena partorito in un momento anche particolare psicologicamente.
Le infermiere non sapevano come comportarsi, una diceva una cosa, una un'altra, a volte riferendosi a noi come "quelli del lotus", altre uscivano di continuo dalla corsia centrale per uscire a fumarsi la sigaretta subito fuori nel terrazzino riempiendo il reparto di puzza di fumo ed alla fine dei due giorni non vedevamo l'ora di scappare e Martina ne è uscita veramente  psicologicamente provata per non parlare degli sguardi incuriositi e indagatori di chi vedeva spuntare il cordoncino rinsecchito di Cloe dalla tutina....
Insomma Caro Ospedale di Asola ne hai ancora di strada da fare! Eppure sarebbe così semplice, chiedete veramente prima tutto (e dico tutto eh!) fate firmare e via a posto oppure se qualcosa non vi va semplicemente non lo permettete, la mia impressione è che nonostante siano passati degli anni dal primo lotus ad Asola ancora ci siano molte cosuccie da sistemare e come abbiam sempre detto con mia moglie il Lotus potendo va fatto a casa, sarebbe tutto molto più semplice!
Per il resto veramente se state per avere un figlio pensateci bene a come volete farlo nascere, leggetevi bene quello che c'è scritto www.lotusbirth.it e decidete voi secondo coscienza.
Vi lascio con le parole del Dalai Lama: 
"Non ci sarà mai pace sulla terra finchè i bambini continueranno a nascere in questo modo" perchè non si costruisce un modo di pace se si nasce con violenza.
ciao